Keisai Eisen,Carpa che risale una cascata,1950

1.580,00

Keisai Eisen (1790–1848)
Titolo opera: Carpa che risale una cascata,1830
Nishiki-e Silografia a colori, firma in lastra Keisai hitsu, sigillo: Eisen
Formato:
kakemono-e
(dittico verticale) (cm.275 x 400 cadauno c.a.)
Edizione:
Showa (1950 c.a.)
Splendido dittico con ottimi colori e dettagli eccellenti e impreziosito con il kirazuri, polvere di mica caratteristica delle edizioni pi lussuose. Tiratura su carta del Giappone (washi) databile nel periodo Showa (metà del XX secolo). Eccezionale stato di conservazione con buon margine tutt’intorno oltre la linea marginale. Di grande rarità questi soggetti sono oggi molto ricercati per la bellezza dei colori e squisita interpretazione. La stampa, come di consueto eseguita su due lastre di formato oban, viene poi montata nella forma attuale. 

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Descrizione

Descrizione dell’opera:

La stampa raffigura una carpa che nuota lungo una cascata. L’artista in quest’opera cattura l’essenza della tradizione nipponica: le pennellate ricche di eleganza e di maestria, ci mostrano una stupenda carpa che guizza controcorrente, saltando verso l’alto nella zampillante cascata per attraversare le rapide.

Simbolismo – La Carpa Koi

La parola “KOI” in giapponese significa amore. Per questo la carpa è un simbolo di durevolezza, stabilità e buona fortuna nel matrimonio. Ed è anche un simbolo di fortuna e di amicizia e quindi viene utilizzata per augurare tutto il bene possibile.

In Giappone e nella cultura giapponese la Carpa Koi è associata ad una ricca simbologia. Le carpe giapponesi rappresentano infatti tre virtù molto importanti: Coraggio, Fortuna, Amore.

Nella cultura nipponica le koi sono molto apprezzate sia per la loro bellezza e sia per il loro significato simbolico. Dal momento che sono in grado di nuotare controcorrente rappresentano la forza ed il coraggio intesi come capacità di superare le avversità e nell’essere anticonformisti (cioè seguire la propria idea indipendentemente dagli altri).

Cenni biografici sull’artista:

KEISAI EISEN (1791-1848) nacque a Edo nella famiglia Ikeda. Fu apprendista di Kano Hakkeisai, da cui prese il nome di Keisai, e dopo la morte del padre studiò con Kikugawa Eizan. I suoi primi lavori riflettevano l’influenza del suo mentore, ma presto sviluppò il suo stile.

Produsse un certo numero di surimono (stampe che furono emesse privatamente), stampe erotiche e paesaggi, tra cui “Le sessantanove stazioni del Kiso Kaido”, che iniziò e che fu completato da Hiroshige. Eisen è famoso soprattutto per i suoi bijin-ga (immagini di belle donne) che ritraevano i soggetti come più mondani di quelli raffigurati dagli artisti precedenti, sostituendo la loro grazia ed eleganza con una sensualità meno studiata. Realizzò molti ritratti e studi a figura intera raffiguranti le mode dell’epoca.

Oltre a produrre un prolifico numero di stampe, fu uno scrittore, producendo biografie dei “Quarantasette Ronin” e diversi libri, tra cui una continuazione dell’Ukiyo-e Ruiko (Storia delle stampe del mondo fluttuante), un libro che documentava la vita degli artisti ukiyo-e. Il suo supplemento è noto come “Appunti di un vecchio senza nome”. Si descrive come un dissoluto bevitore accanito e afferma di essere stato il proprietario di un bordello a Nezu nel 1830 che era andato a fuoco.