Descrizione
Descrizione dell’opera:
I pellegrini, con i loro bastoni di legno, si bagnano nella cascata di Roben, come prevede il rito prima di accedere al santuario di Oyama, una montagna che si erge per 1253 metri sul livello del mare nella provincia di Sagami (l’attuale prefettura di Kanagawa). Nella stampa, Hokusai ha inserieto vari elementi a suo editore. Sul kimono dell’uomo che ammira lo spettacolo della cascata è riportato il carattere “Ju”, da Eijudo, nome della società dell’editore, mentre sul cappello appeso allo steccato al centro è riportato il carattere “Ei”. Il marchio di Mishimuraya Yohachi compare sul cappello posato in cima a una pila di copricapo sul lato destro.
La nuova visione dell’acqua nelle opere di Hokusai
Hokusai inserisce una nuova visione dell’acqua quale essenza del proprio esistere, vincolato dal destino di caduta perenne e infinita come una cascata. L’artista realizzò su questo soggetto la serie Viaggio lungo le cascate di tutte le province. Mai prima di allora il tema dell’acqua era stato soggetto dell’ukiyo-e: anche La grande onda nonostante l’acqua dominase la scena, in realtà aveva come soggetto il Monte Fuji, ma nella serie delle Cascate è l’acqua a diventare protagonista. Essa è anche, secondo la religione scintoista, l’acqua purificatrice sotto cui restare in preghiera.
Nessun altro come Hokusai è riuscito a trasmettere la possibilità di salvazione che, secondo la religione buddhista, riguarda non solo gli animali ma anche gli elementi della natura, nessun altro come lui a saputo afferrarne il senso e trasmetterlo in arte trasferendo a tutti un’anima, ossia riconoscendo a tutte le parti dell’universo la stessa qualità divina che si manifesta nell’uomo attraverso il lampo dei sentimenti che si affiorano. Spesso l’osservatore si sente egli stesso parte dell’umanità della natura come se potesse diventarne parte.
Note generali: Margini
Per le stampe di Hokusai venivano usati dei registri che permettevano di stampare tutto il foglio e le piccolissime parti bianche che rimanevano lungo i bordi venivano di regola tagliate senza troppo curarsi se in questa operazione si perdevano parti del disegno. È una caratteristica estremamente rara quando si incontra, come in questa stampa, i margini bianchi.
Si prega di vedere la stessa stampa in:
MET museum: https://www.metmuseum.org/art/collection/search/60026169