Descrizione
Tenrei Horiuchi (1903-1982)
La vita del Santo Sacerdote Nichiren- Da Minobu a Ikegami
Note sull’artista:
Tenrei Horiuchi è nato nella prefettura di Yamanashi ed era membro della Toyo Shukyo Bijutsu Kyokai (Associazione d’Arte Religiosa Orientale).
Nel 1957, l’artista Tenrei Horiuchi iniziò a lavorare, migliorando ed espandendo le precedenti 36 stampe della sua serie “Album illustrato della vita del Santo Sacerdote Nichiren“, a una serie di 46 xilografie che illustrano la vita del sacerdote buddista Nichiren, che insegnava la devozione al Sutra del Loto. I soggetti spaziano dalla vita quotidiana, i viaggi e l’esilio, ai miracoli drammatici. Quando furono completati nel 1959, i set furono distribuiti a circa 400 templi della scuola Nichiren. Una serie interessante dal forte impatto coreografico.
Il Santo Sacerdote Nichiren
Nichiren nacque a Kominato, un piccolo villaggio di pescatori, nell’antica provincia di Awa. Nichiren inizia i suoi studi Buddhisti all’età di 11 anni nel vicino monastero, di scuola Tendai, Seichō-ji, chiamato anche Kiyosumi-dera).
Viene ordinato monaco secondo la piattafoma monastica Tendai all’età di 16 anni, prendendo il nome Zeshō-bō Renchō. Lascia presto il tempio Seichō-ji per continuare i suoi studi a Kamakura dove, come era costume per i monaci Tendai, approfondisce le dottrine del Buddhismo Zen e dello Jōdo-shu.
Diversi anni dopo lo troviamo a perfezionare gli studi nella zona di Kyōto–Nara, dove erano situati tutti i maggiori centri buddhisti dell’epoca. In particolare nel 1242 è attestata la sua presenza sul Monte Hiei, sede dello Enryaku-ji monastero centrale della scuola Tendai e, poco dopo, sul Monte Koya, sede dello Shingon. In questo periodo e a seguito di questi studi approfonditi si convince della preminenza del Sutra del Loto, già proclamata dalla scuola cinese Tiāntái ed in particolare del suo titolo Myōhōrengekyō oggetto di uno degli studi più importanti (il Miàofǎ liánhuā jīngxuán yì , anche Fǎhuā xuányì.
Il profondo significato del Sutra del Loto della Legge meravigliosa, giapp. Myōhō renge kyōgen gi, del patriarca cinese Zhìyǐ, autore che Nichiren conosceva perfettamente e che verrà più volte citato nei suoi scritti. Il riconoscimento di tale esclusiva preminenza lo porta a distaccarsi dagli altri insegnamenti buddhisti, compresi alcuni della stessa scuola Tendai, e nel 1253 torna al Seichō-ji.
Il 28 aprile 1253 proclama per la prima volta il Nam myōhō renge kyō come pratica buddhista esclusiva. Con questo atto egli afferma che la devozione e la pratica del Sutra del Loto sono l’unico “Vero Buddhismo” per l’epoca storica attuale. In questa occasione cambia il suo nome in Nichiren dove il carattere kanji per nichi significa “sole” e quello per ren significa “loto”.
Da questa data, che tutte le scuole del Buddhismo Nichiren nate successivamente prendono come data della loro fondazione (risshū), Nichiren comincia a diffondere i suoi insegnamenti proprio da Kamakura che all’epoca era la capitale di fatto del Giappone, in quanto era li che risiedeva lo Shōgun e dove aveva sede l’apparato di governo.
Diversi discepoli cominciarono a seguire i suoi insegnamenti, sia fra i monaci che fra i laici e molti dei suoi seguaci laici provenivano proprio dalla classe sociale dei samurai.