-20% SCONTO Katsushika Hokusai (1760–1849),Il Fuji da Kanaya nella regione di Tōkaidō, Tōkaidō Kanaya no Fuji,1830-32

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Katsushika Hokusai (17601849)
Tecnica:Nishiki-e Silografia a colori, firmata in lastra: Zen Hokusai Iitsu hitsu
Serie: Le trentasei vedute del Monte Fuji, Fugaku sanju rokkei ,1830-32
Titolo:Il Fuji da Kanaya nella regione di Tōkaidō, Tōkaidō Kanaya no Fuji, 1830-32
Formato: Kouban (mm. 187×268 c.a.)
Edizione:
Showa (1950-60 c.a)
Editore: Pubblicata dal Museo Nazionale di Tokyo (Sul verso troviamo il timbro in rosso).
Descrizione: Superba e rarissima prova con colori brillanti. Impressa su carta del Giappone washi databile nella seconda metà del XX secolo. In eccezionale stato di conservazione con margini visibili su tutti i quattro lati. Questa caratteristica è estremamente rara.

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Descrizione

Questa bellissima e rara stampa proviene da una preziosa collezione del Museo Nazionale di Tokyo. Le stampe di questa serie sono state stampate secondo i più elevati standard di qualità con colori e dettagli eccellenti.

Opera del celebre artista giapponese Katsushika Hokusai, questa xilografia è la prima delle 10 immagini aggiunte alle 36 vedute del Monte Fuji dopo il loro grande successo.
Katsushika Hokusai riprende il Monte Fuji in tutte le stagioni e condizioni climatiche, oltre che da diversi punti di vista.
Anche altri artisti rappresentarono lo stesso Monte, ad esempio il celebre Hiroshige e ancora lo stesso Hokusai realizzò una raccolta dal titolo 100 vedute del Monte Fuji.
Questo monte è naturalmente molto importante nella cultura e nella religione del Giappone del tempo. Sembrava che in qualche antro nascosto sul monte fosse ben custodita la pozione che regalasse la lunga vita, un elisir capace di rendere immortali, un segreto da cui persino l’autore di quest’opera si lasciava turbare.
Hokusai è riuscito a scoprire quel segreto: la sua arte gli ha donato fama e “immortalità”!

Note generali: Margini

Per le stampe di Hokusai venivano usati dei registri che permettevano di stampare tutto il foglio e le piccolissime parti bianche che rimanevano lungo i bordi venivano di regola tagliate senza troppo curarsi se in questa operazione si perdevano parti del disegno. È una caratteristica estremamente rara quando si incontra, come in questa stampa, i margini bianchi.